Officine italiane dal Seicento all'Ottocento
Il panorama ceramico italiano agli inizi del Seicento si mantiene piuttosto vivace, sino alla terribile peste del 1630/1632, che vibra un colpo quasi mortale a diverse botteghe e dinastie di maestri in molti centri italiani. Per i primi decenni del secolo l’arte ceramica dapprima sfrutta il successo dei “bianchi di Faenza”, poi cerca di elaborare nuovi e più originali repertori, o si rifugia nel popolare filone devozionale.
Il Settecento è un secolo contrassegnato da importanti scoperte tecniche: la porcellana e la terraglia, introdotte entrambe nei mercati internazionali; queste affiancano la produzione della maiolica, che prosegue il suo tracciato tradizionale.
La ceramica italiana dell’Ottocento riflette una certa crisi e decadenza della produzione di maiolica, che si muove tra il gusto popolare fortemente radicato nelle tradizioni regionali e l’eclettismo, alimentato nella ripresa degli stili del passato.
Per approfondimenti vedi:
Officine italiane del Seicento
Officine italiane del Settecento
Officine italiane dell'Ottocento
La terraglia italiana
La porcellana italiana