Al Museo di Palazzo Doebbing a Sutri (VT) fino al 18 aprile è allestita la mosra “Èthos: Keramikos 2022”, a cura di Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Francesca Pirozzi e patrocinata dal MIC.
La mostra intende proporre una ricognizione dei territori dell’arte contemporanea in ceramica in Italia e prevede, accanto a una selezione di artisti attivi nel campo della scultura fittile – Rosana Antonelli, Tonina Cecchetti, Eraldo Chiucchiù, Mirco Denicolò, Ellen G., Luca Leandri, Massimo Luccioli, Mirna Manni, Riccardo Monachesi, Sabine Pagliarulo, Angela Palmarelli, Marta Palmieri, Fiorenza Pancino, Paolo Porelli, Attilio Quintili, Antonio Taschini, Mara van Wees – uno spazio di confronto con artisti più storicizzati – Clara Garesio, Nedda Guidi, Giuseppe Pirozzi e Aldo Rontini – la cui ricerca nello stesso ambito ha rappresentato un significativo punto di partenza per le sperimentazioni successive.
Èthos è il tema/titolo di questa edizione di Keramikos. In origine il termine greco èthos sta per “abitare un luogo” e implica quindi anche un riferimento alle tradizioni e alla cultura locali, grazie alle quali si forma il carattere e il modo di essere della persona. In filosofia e nelle scienze sociali èthos indica pertanto la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’individuo ed è l’oggetto proprio dell’etica. Può significare inoltre “inizio”, come la volontà di una ripartenza dopo la pandemia, “apparire”, come la connotazione propriamente visivo-estetica dell’oggetto d’arte, “disposizione” e da qui anche “carattere” o “temperamento”, come proiezione nell’opera dello stato d’animo dell’artista e della propria personale Weltanschauung (concezione del mondo).
Nata nel 2007 con l’intento di valorizzare la ceramica quale medium espressivo, la biennale di scultura ceramica contemporanea Keramikos testimonia la vitalità di una tradizione scultorea antichissima e la sua sempre più assidua e significativa presenza sulla scena artistica. Dal 2014 è ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Magazzini della Lupa che negli anni ha contribuito a diffondere, attraverso mostre e pubblicazioni, la cultura ceramica.
La mostra è corredata da un catalogo con testi di Vittorio Sgarbi, Francesca Pirozzi e Lillo Di Mauro.
La mostra ha il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo e del Comune di Sutri, del MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) di Faenza, dell’AiCC (Associazione italiana Città della Ceramica) e della testata La Ceramica Moderna & Antica.