Questa sezione mostra un cambiamento di passo incisivo e dirompente nella produzione ceramica Italiana: emerge l’esigenza di modernità nata soprattutto in seno all’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa di Torino nel 1902. L’arte doveva esprimere il proprio tempo, le esigenze, i gusti e le mode della propria epoca: questa era la “modernità”. Grande spazio hanno le meravigliose ceramiche Liberty, con le opere di Galileo Chini, vasi dai preziosi smalti iridescenti e decori orientaleggianti, e della Manifattura Gregorj di Treviso, con le sue formelle e i pannelli decorativi frutto anche di nuove ricerche tecnologiche. Una sezione che dà voce a molti artisti che interpretano i nuovi linguaggi delle arti decorative con spirito originale. Dal liberty e tardo simbolismo di Domenico Baccarini, con interessanti intuizioni artistiche che ebbero un ruolo determinante per le botteghe faentine, al poliedrico Achille Calzi, anticipatore del gusto décò, ben rappresentato da Francesco Nonni, autore di eleganti figurine, damine, pierrot, impreziositi da smalti brillanti e oro.  L’Italia è qui raccontata dalle diverse produzioni ceramiche regionali, espressione di storie e tradizioni diverse: moderni istoriati popolari nelle Marche di Rodolfo Ceccaroni, eleganti ceramiche di Eugenio Colmo (Golia) e della Manifattura Lenci in Piemonte, il toscano Giuseppe Piombanti Ammannati, nel Lazio Alfredo Biagini, Roberto Rosati, Francesco Randone e Duilio Cambellotti.  Di grande impatto scenico sono le superfici a lustro dei faentini Pietro Melandri e Riccardo Gatti, creatori di stili ancora identificati col loro nome.

Un focus particolare è sulle piccole sculture dalla forza poetica modernissima di Arturo Martini artefice del cambiamento della scultura italiana del ‘900, al quale si affianca l’essenzialità delle forme e la plastica dirompente di Domenico Rambelli.

L’avanguardia futurista si esprime nelle ceramiche di Gatti, dal 1928 al 1929, e dei fratelli Tullio e Torido Mazzotti di Albisola dal 1929, con ceramiche di avanguardia nei colori sgargianti e nelle forme declinate dall’industria meccanica. L’innovazione nella produzione industriale ceramica è testimoniata dalle opere di Gio Ponti e Giuseppe Gariboldi per la Richard Ginori di Doccia e Guido Andlovitz, Angelo Biancini e Antonia Campi per la Società Ceramica di Laveno.

Opere in evidenza

  • Galileo Chini, Vaso portaombrelli

  • Francesco Nonni, Corteo orientale, 1925

  • Riccardo Gatti, Vaso con cicogne

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