1922-2022 “Fioravanti 100!” Fuochi d’Amore

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1922-2022 “Fioravanti 100!” Fuochi d’Amore è un’esposizione vitale atta a celebrare uno spaccato dell’operato artistico del grande Maestro scultore-architetto e artista Ilario Fioravanti (Cesena 1922-Savignano sul Rubicone 2012). Una mostra importante che si aggiunge alla serie di eventi dell’ampio progetto 1922-2022 “Fioravanti 100!”, ideato e organizzato da IL VICOLO, società di servizi culturali & progetti espositivi, in occasione del centenario della sua nascita.

Ilario Fioravanti è uno degli artisti più interessanti nel panorama dell’Arte Italiana del Novecento. Fin da giovane sperimenta diverse tecniche artistiche, partendo dal disegno attraversando l’incisione e la scultura fino ad abbracciare le arti figurative. Da sempre affascinato dall’uso della materia fittile nell’arte egizia, mesoamericana, etrusca e africana intraprende una carriera ricca di contaminazioni tra mondo contemporaneo e antico, che gli permette di spaziare e produrre una costellazione infinita di lavori in ceramica, terracotta policroma, mantenendo una predilizione speciale per la “materia terra”. La sua instancabile ricerca lo porta a realizzare diverse mostre personali a livello nazionale ed internazionale, come nel 2007 alla Koller Galéria di Budapest, e poi a Bruxelles, nel 2014, nell’ambito del Semestre di Presidenza dell’Italia nell’Unione Europea.

La mostra,  a cura dell’architetto-art curator Marisa Zattini, intende mettere in luce una parte della sua produzione attraverso una cinquantina di ceramiche esposte nella Project Room del nostro Museo.

“L’artista deve essere un uomo che affonda le sue radici nell’arte antica – diceva lo stesso Fioravanti –  perché tutto il mistero è quello, avere queste radici lontanissime che assorbono le emozioni dell’uomo, lo completano e io questo l’ho sempre ricercato nelle mie cose”.

Un’ispirazione ancestrale e profonda verso l’invisibile che diventa visibile, che prende forma nelle sue mani imprimendo nella materia grezza le fragilità dell’uomo affinché possa trascendere e trasmettere speranze, paure e desideri dell’esperienza umana.

 

Mostra prorogata al 16 aprile 2023.

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