Siamo felici di annunciare che il MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza è stato selezionato tra i 37 progetti selezionati nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per proposte progettuali per l’acquisizione, la produzione e la valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. I progetti selezionati sono stati annunciati lo scorso 27 settembre 2023.

Così il MIC Faenza potrà avvalersi dell’acquisizione di due nuove opere realizzate in ceramica:  “Italia” (2022) di Alberto Gianfreda e “Maternidad” (2014) di Vilma Villaverde.

Alberto Gianfreda, Italia, 2022

Alberto Gianfreda nasce a Desio (MB) nel 1981.

Nel 2003 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si specializza nel 2005 in Arti e Antropologia del Sacro, per completare la formazione al TAM sotto la direzione di Nunzio Di Stefano. Dal 2005 collabora con l’Accademia di Belle arti di Brera di Milano presso la quale è attualmente docente di Tecniche per la scultura.

Gianfreda dedica studio e ricerca al linguaggio della scultura, indagando le connessioni tra i temi della resilienza e dell’identità. Cerca nella capacità di adattamento della materia, attraverso sistemi di assemblaggio mobili, irripetibili variazioni formali che rendono la scultura unica in uno specifico momento. La medesima capacità di adattamento della forma si ripropone in una scala più ampia che declina e verifica il linguaggio stesso della scultura con contesti differenti, fisici e tematici che vanno dallo spazio pubblico al sistema dell’arte, dallo spazio del sacro a quello dell’impresa. Negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione all’individuazione di strumenti che permettono dialoghi disciplinari. Le due recenti pubblicazioni Sculpture Architecture, metodologie incrociate per il territorio e Open Source, mobilita, moltiplicazioni, inserimenti indagano i temi del dialogo tra discipline per l’impiego della scultura nei processi di pianificazione urbana, proponendo una riflessione inedita sulla funzione pubblica dell’arte.

Vilma Villaverde, Maternidad, 2014

Vilma Villaverde è nata a Buenos Aires, in Argentina, il 23 febbraio 1942.

Nel 1961 si diploma all’Istituto di Belle Arti «Prilidiano Pueyrredón» e ottiene il titolo di docente in educazione artistica dell’Università Nazionale di Misiones, (Misiones, Argentina) nel 2004. Ha studiato con Mireya Baglietto, Ramón Castejón e Leo Tavella.

Ha ricevuto numerosi premi nazionali, tra cui l’Acquisition Grand Prize al National Ceramic Show nel 1993 e l’Aquisition Grand Prize alla National Visual Arts Hall for Sculpture nel 2003. Autrice dei libri «Leo Tavella – Laburista artistico» edito nel 2011, e «Arte ceramica in Argentina – Un panorama del XX secolo» edito nel 2014 – Buenos Aires – Argentina. Ha partecipato a Mostre Internazionali in Icheon-Corea, Mino-Giappone, Taiwan, Polonia, Germania, Faenza-Italia, Zagabria- Jugoslavia, Vallauris e Parigi-Francia, Brasile, Venezuela, Grecia, Foshan-Cina, Egitto e Nuova Zelanda. Ha realizzato residenze artistiche, come lo Shangyu Celadon Modern International Ceramic Art Center nel 2017, il nuovo Taipei Yingge Ceramics Museum Taiwan nel 2017 e lo Shigaraki Ceramic Cultural Park, in Giappone, nel 2017 e nel 2018. Attualmente è membro del Council of the International Accademia della Ceramica come Rappresentante dell’America Latina.

 

 

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