Tra le Righe. Workshop di Daniela Mangini e Alfredo Gioventù dedicato a Bruno Munari 

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In questo laboratorio si scopre la vocazione dei sassi grigi con le righe bianche, tipici delle spiagge  della Liguria che hanno ispirato Bruno Munari, a trasformarsi in soggetti d’arte e didattica. Quando troviamo un sasso che ci attrae lo prendiamo tra le mani, ne percorriamo la forma, le righe  e i segni e diventiamo piccolissimi mentre lui diventa uno spazio da esplorare: è l’innesco di un  processo che assecondando lo sguardo e la fantasia, diventa racconto.

Scopriamo così che i segni che ci affascinano e che raccontano la storia del sasso possono  raccontare altre storie, le nostre, con diverse tecniche grafiche.

 

Scheda tecnica 

• scoperta ed osservazione delle caratteristiche estetiche dei sassi grigi con venature bianche • introduzione teorica con visualizzazione di immagini

• laboratorio di disegno con utilizzo di stampe b/n, tratto pen, colori, forbici, diversi tipi di carta, cartoncino e fogli trasparenti

• impaginazione degli elaborati

Numero partecipanti: max 20 persone

Costo: 10 euro a persona

Info e prenotazioni: 0546697311, info@micfaenza.org

 

Biografie 

Daniela Mangini e Alfredo Gioventù percorrono quotidianamente la battigia di Riva Trigoso, sulle  orme di Bruno Munari, traendo dagli stessi sassi da lui raccontati nel libro “Da lontano era un’isola”  le suggestioni estetiche del loro percorso artistico.

E’ nata così anche una proposta didattica articolata in più ateliers, concepiti facendo tesoro della  lezione di Bruno Munari, traguardando l’obiettivo della diffusione dei contenuti e dei processi  dell’arte contemporanea particolarmente attenta alle tematiche ambientali e al genius loci. Daniela Mangini è responsabile della produzione per gallerie e concept stores dell’Opificio  Ceramico Alfredo Gioventù. Si occupa di laboratori didattici e workshop formativi, atelier per scuole  e musei, rivolti a ogni fascia di età e a persone con disabilità, sperimentando percorsi legati all’arte  contemporanea, ai linguaggi della natura e all’argilla. Con A. Gioventù ha ideato e condotto, dal  2010 al 2020, il progetto “ArTura _ Territori tra Arte e Natura _ Torre dei Doganieri” che ha raccolto  e messo in connessione le ricerche artistiche legate alla natura di diversi territori con mostre ed  eventi culturali. Sta conducendo percorsi espressivi con la ceramica per persone con gravi disabilità,  svolge laboratori per il settore educativo dei Musei di Genova e Sestri Levante, insegna alla Scuola  Primaria di Camogli e Recco.

Alfredo Gioventù è stato alunno di Mario Lodi alla scuola del Vho. Nel 1982 ha iniziato il suo  percorso artistico utilizzando le potenzialità espressive dei materiali ceramici per indagare l’estetica  della natura ed i suoi linguaggi. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in musei e  gallerie d’arte e ha realizzato monumenti ed opere pubbliche. È riconosciuto come uno dei maestri  della ceramica contemporanea italiana. Ha arricchito l’attività artistica con differenti esperienze  didattiche, interessandosi del rapporto tra Genius Loci ed arte e della diffusione di modelli di  didattica attiva e laboratoriale per tutte le fasce di età scolare. Ha collaborato con M. Lodi ed è stato  componente del Comitato scientifico per le celebrazioni del centenario della nascita di Mario Lodi  (1922-2022).

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