Il Vicino Oriente e l’Egitto in antichità hanno registrato alcune delle tappe più importanti della storia dell’umanità, dalla rivoluzione neolitica all’avvio del processo di urbanizzazione all’introduzione della scrittura e del calcolo che coinvolsero l’argilla come strumento.

Gli oggetti in mostra rappresentano le origini della millenaria storia dell’arte ceramica che sono i fondamenti anche della nostra cultura ceramica.

Sono esposte ceramiche (oggetti d’uso come ciotole e utensili e di culto) dell’Iran del Periodo del Ferro (1200-800 a.C.), ceramiche dell’Antico Egitto rappresentative delle principali produzioni che vanno dall’epoca predinastica a quella ellenistica, reperti che documentano circa 6.000 anni di ceramiche dell’Iraq, a partire dalla seconda metà del VI millennio, quando appaiono, pressoché contemporaneamente, tre zone di produzione ceramica, infine circa 3.000 anni di ceramiche dell’Anatolia.

La sezione comprende anche una piccola collezione di ceramiche provenienti da un sito dell’Iran di nord-est e parti di mattoni smaltati di epoca Achemenide, tra essi il mattone col “fregio degli arcieri”, riferibile al palazzo di Dario a Susa, V sec. a.C. visibile al Louvre.

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Opere in evidenza

  • Vaso zoomorfo raffigurante zebù

  • Giara a bocca nera

  • Fregio degli Arcieri con palmette e festoni

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